LETTURE
...ed autori di riferimento.
ITALO CALVINO & LA DEMOCRAZIA
«I temi che tocco con La giornata d'uno scrutatore, quello della infelicità di natura, del dolore, la responsabilità della procreazione, non avevo mai osato sfiorarli prima d'ora (...) già l'ammettere la loro esistenza, il sapere che si deve tenerne conto, cambia molte cose».
Dalla presentazione scritta da Calvino nel 1963
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Capitolo III :
«La democrazia si presentava ai cittadini sotto queste spoglie dimesse, grigie, disadorne; ad Amerigo a tratti ciò pareva sublime, nell'Italia da sempre ossequiente a ciò che è pompa, fasto, esteriorità, ornamento; gli pareva finalmente la lezione di una morale onesta e austera; e una perpetua silenziosa rivincita sui fascisti, su coloro che la democrazia avevan creduto di poter disprezzare proprio per questo suo squallore esteriore, per questa sua umile contabilità, ed erano caduti in polvere con tutte le loro frange ed i loro fiocchi, mentre essa, col suo scarno cerimoniale di pezzi di carta ripiegati come telegrammi, di matite affidate a dita callose o malferme, continuava la sua strada. (...)
Due degli scrutatori erano donne (...). Chi l'avrebbe detto - pensava Amerigo, ormai deciso a veder tutto nella luce migliore - che da così pochi anni le donne avevano i diritti civili ? Sembrava non avessero mai fatto altro, di madre in figlia, che preparare le elezioni. Per di più, sono quelle che hanno più buon senso, nelle piccole questioni pratiche, e soccorrono gli uomini, impacciati».
cf. pagina "FR." corrispondente (altra presentazione e traduzione con note).