I NOSTRI MINI SONDAGGI: RISULTATI
Grazie dunque! (Ci riabituiamo a non lasciar più lo spazio prima del punto esclamativo ecc. in italiano...). Puntualmente (in realtà piuttosto raramente, in questo mondo pieno di sondaggi) vi proporremo qualche altra domandina con qualche altra possibilità di risposta... Bisognerà poi, quindi, ritrovarci qui, à la suite, per i prossimi commenti :)
I risultati del nostro primo quesito sulla vostra definizione della cultura ci sembrano abbastanza equilibrati. La risposta meno cliccata ha comunque ottenuto due voti su dieci... e in realtà la prima risposta, a nostro avviso, potrebbe includere anche la terza. Infatti la prima opzione non suggeriva nessuna idea di semplice erudizione, ma un'apertura dovuta alle letture e, in generale, all'interessamento per il mondo che ci circonda. Una sana curiosità che porta a credere che anche la risposta numero 2 possa in fondo far parte della numero 1. Questo a nostro parere, ben inteso... Anche perché spesso, lo sappiamo anche noi, anche la buona cultura non è esattamente sinonimo di apertura alle differenze altrui.
Proprio per questo, è interessante notare la parità di risultato delle prime due domande, entrambe al 40%. La risposta classica è la prima, perché fa subito riferimento all'istruzione, ma - se ci fosse bisogno di ricordarlo - le altre due, con le nozioni fondamentali che mettono in campo - sono altrettanto fondamentali nel mondo odierno.
Certo, come dicevamo, si suppone (si spera!) che chi legge e sa analizzare (approccio critico), possa automaticamente possedere altre doti umane più concrete. Che sappia rapportarsi alla società con tolleranza e comprensione, e che sappia riconoscere e condividere il bello della vita, sia esso nascosto o più palese (in un dipinto, un componimento musicale eccetera; ovvero nell'arte nel suo insieme, anche quella non ufficiale). D'altra parte, anche il fattore dell'esperienza (nella terza risposta, insieme a quello dell'arte) ci sembra davvero essenziale per arricchire il bagaglio culturale di ognuno. E forse un filosofo come Immanuel Kant oggi non ci darebbe torto, cliccando proprio sulla terza risposta, che associa arte ed esperienza.
In effetti, cultura è anche saper guardare, conoscere, analizzare episodi piccoli e grandi della propria vita, per misurarli con quelli degli altri (cogliendone similitudini e differenze). Ci si misura poi col sapere acquisito (ed i suoi nuovi quesiti), unendolo naturalmente alle nostre concrete capacità di giudizio. Non tutti riescono, con la stessa facilità, a sintetizzare teoria e pratica (in particolare se quest'ultima corrisponde appunto al nostro vissuto). Ma questo è un altro punto e un altro sforzo da compiere, in contesti complessi in cui, ad esempio, campo professionale (e a volte universitario) e vita privata spesso si sovrappongono o si scontrano.